Cari amici,
Il lavoro che il Progetto Festòs ha condotto a Chalara e Haghia Fotinì negli ultimi tre anni ci ha richiesto molto tempo ed energie: dalle fasi di pulizia e scavo siamo giunti a quelle di documentazione e, finalmente, ci prepariamo a pubblicare il frutto delle nostre fatiche. L’attività della scorsa estate a Festòs è stata scandita principalmente da lunghe giornate di lavoro trascorse all’ombra della veranda della storica casa della missione ad elaborare dati. Divisi in squadre, ci siamo dedicati al lavoro di studio ceramico, alla verifica della documentazione stratigrafica, alla progettazione di sistemi di copertura e salvaguardia dei due siti e allo studio di alcune incisioni che ricorrono sui muri del palazzo minoico.
Nonostante le dure giornate di scavo trascorse in compagnia di pala e piccone sotto il cocente sole cretese siano mancate alla maggior parte dell’equipe, il lavoro di studio e documentazione è stato condotto con la consueta passione e il desiderio di scavare è stato compensato da splendide, e a volte leggermente estreme, visite, svoltesi nelle giornate di pausa dal lavoro. Quest’anno abbiamo dunque approfittato delle domeniche per visitare altri siti archeologici e musei, convinti che la conoscenza e il confronto siano parti imprescindibili del nostro lavoro. Abbiamo visitato il museo etnografico della vicina Vori, che consigliamo a tutti di vedere, e l’edificio della vecchia casa della missione archeologica italiana. Tra le visite fuori porta, ricordiamo l’ardito percorso che ci ha condotti nel meraviglioso sito prepalaziale di Tripitì e la suggestiva discesa nell’Antro Ideo. Abbiamo inoltre visitato altri scavi: ci siamo dunque recati a Prinias, con le guide d’eccezione Katia Perna e Giacomo Bondi, a Gortyna, dove da anni lavorano i nostri amici delle università italiane di Palermo, Catania, Macerata e Roma-Sapienza e a Zominthos, assieme a Yiorgos Kalomoiris.Siamo andati infine anche a Tylissos e, di lì, al museo di Anogeia, dove ci ha accolti la direttrice Sakellarakis; prima di ripartire inoltre, alcuni di noi hanno visitato il bellissimo sito di Haghia Triada accompagnati dalla spiegazione del professor Alessandro Greco.
Per concludere questo breve articolo, poniamo i nostri più sinceri ringraziamenti alla Scuola Archeologica Italiana per il suo costante supporto logistico, scientifico e istituzionale; ringraziamo l’Onlus Gli Amici di Minosse e Radamanto e il suo direttore Lucio Andrioli, che da sempre sostiene con grande fiducia il Progetto Festòs e che quest’anno ci ha regalato anche le bellissime t-shirt con il nuovo logo del progetto; ringraziamo infine l’ArcSat che da sempre mette a nostra disposizione tutta la sua rinomata professionalità. Infine, non possiamo non essere grati al sindaco di Petrokephali, che da anni ormai ci mette a disposizione la sua scuola e che, assieme a tutti gli altri abitanti del paese, ci accoglie con quell’ospitalità di cui solo i greci sono capaci: vi abbracciamo con sincero affetto!
Che bello vedere dei giovani così interessati all’archeologia ! Continuate così, bravi